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Erbario

Queste pagine è una raccolta di informazioni dalle varie fonti sulle erbe officinali e ingredienti naturali usati nei nostri prodotti. Sono utili per approfondire sulle proprietà e modi di applicazione di nostri prodotti.

ACHILLEA
Achillea millefolium
Asteraceae
parti aeree
1% olio essenziale (25%-40% di camazulene, azulene, canfora, sabinene ecc.), flavonoidi, acidi fenolici, composti azotati, triterpeni e steroli.
Attività principali: antispasmodica, amaro-tonica, coleretica, antibatterica, astringente, cicatrizzante Impiego terapeutico: turbe gastrointestinali; USO ESTERNO: ulcere varicose, emorroidi, ferite. Le proprietà astringente, decongestionante, epiteliogena ed analgesica ottimo nel trattamento topico di emorroidi, ragadi anali e del seno. USO INTERNO: Il gusto amaro, gradevole ed aromatico dell'Achillea stimola la secrezione dei succhi gastrici, e quindi l'appetito; favorisce la digestione, con benefici effetti sui fenomeni conseguenti ad una cattiva digestione quali alito cattivo senso di peso e dolori allo stomaco, formazione di gas intestinali. Si usa le foglie e le sommità fiorite come aromatizzante, aperitivo e digestivo.
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Achillea
Achillea millefolium
Asteraceae
FIORI
Cautele per il CT canfora (10-20% canfora, 14% 1,8-cineolo, 9% borneolo). Potenzialmente fototossico (anche se la distillazione potrebbe filtrare i composti responsabili). La pianta fresca è riconosciuta come induttore di fotodermatiti. Controindicato in gravidanza. Da usarsi con cautela in caso di epilessia e febbre.
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Alloro
Laurus nobilis
Lauraceae
FOGLIE
L'alloro se assunto ad alte dosi può portare alla comparsa di effetti collaterali come ad esempio sonnolenza, crampi addominali, diarrea, mal di testa mentre per uso esterno è possibile riscontrare eritemi e dermatiti se ipersensibili alla pianta.
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Aloe
Aloe arborescens
Liliaceae
FOGLIE
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ALOE
Aloe arborescens
Liliaceae
Foglie
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Aloe Vera
Aloe barbadensis (Aloe Vera)
Liliaceae
FOGLIE
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ARANCIO
Citrus aurantium dulcis
Rutaceae
Pericarpo
olio essenziale: limonene, aldeidi, linalolo; citroflavonoidi; carotenoidi; olio grasso.
Attività principali: stomachica, antispasmodica. Impiego terapeutico: disappetenza, fragilità capillare. Grazie all'elevata concentrazione di citroflavonoidi trova impiego nel trattamento sintomatico delle turbe funzionali della fragilità capillare cutanea. Il frutto di arancia dal caratteristico sapore acidulo (acido citrico) è particolarmente ricco in vitamina C e P.
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Arancio
Citrus aurantium dulcis
Rutaceae
Pericarpo
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ARNICA
Arnica montana
Asteraceae
parti aeree
lattoni sesquiterpenici (0,2-0,5%), 0,5% olio essenziale: timolo, acidi grassi (40-50%); carotenoidi, lattoni sesquiterpenici, triterpeni, flavonoidi.
Attivita' principali: antinfiammatorie antimicrobiche antiecchimotiche. Impiego terapeutico: USO ESTERNO: ematomi, distorsioni, dolori muscolari e articolari, reumatismi, punture di insetti. Nella tradizione erboristica l'arnica è considerata uno dei rimedi migliori per le contusioni e gli strappi muscolari. Le sostanze contenute nella pianta, prevalentemente alcoli e flavonoidi, hanno la proprietà di bloccare le infiammazioni dovute a traumi, aiutano il riassorbimento dei versamenti interni di sangue, calmano l'irritazione dei nervi. L'arnica non va mai applicata: Su ferite aperte e quando la pelle è lacerata, in vicinanza degli occhi, della bocca e dei genitali.
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Arnica
Arnica montana
Asteraceae
FIORI
L'arnica non va mai applicata: Su ferite aperte e quando la pelle è lacerata, in vicinanza degli occhi, della bocca e dei genitali.
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ASSENZIO
Artemisia absinthium
Asteraceae
Foglie e sommità fiorite
0,2-0,6% olio essenziale: tuione, azulene, carburi monoterpenici, flavonoidi, poliine e lattoni sesquiterpenici: absintina.
Attività principali: amaro-tonica, eupeptica, emmenagoga, aromatiche, amaricanti, aperitive, digestive, stimolanti, vermifughe Impiego terapeutico: atonia digestiva, dispepsia, convalescenza, colecistopatia, dismenorrea. L'Assenzio è tradizionalmente noto per le sue caratteristiche spiccatamente amare e per la diffusa credenza che le sue preparazioni sono tossiche. Le preparazioni di Assenzio possono essere utilizzate con buona sicurezza ed efficacia. L'absintina con il suo sapore amaro agisce eccitando le terminazioni nervose della mucosa orale e stimolando così, per via riflessa, la secrezione del succo gastrico. L'Assenzio deve essere somministrato almeno mezz'ora prima dei pasti: solo così riuscirà a svolgere la sua funzione amaro tonica, a stimolare l'appetito e a facilitare la digestione. Sconsigliato l'uso dell'olio essenziale puro per la presenza di tuione. La pianta non va utilizzata in gravidanza e nei soggetti con ipersensibilità accertata alle Asteraceae.
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Assenzio
Artemisia absinthium
Asteraceae
FOGLIE e SOMMITA' FIORITE
Sconsigliato l'uso dell'olio essenziale puro per la presenza di tuione. La pianta non va utilizzata in gravidanza e nei soggetti con ipersensibilità accertata alle Asteraceae. Un uso sconsiderato dell'assenzio e dei suoi preparati, sia come durata che come posologia, può dare luogo a turbe digestive ed urinarie. Si consiglia di non superare le 3-4 settimane e riprendere dopo un periodo di interruzione.
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BERGAMOTTO
Citrus bergamia
Rutaceae
Buccia (epicarpo sottile)
idrocarburi, alcooli terpenici (linalolo), aldeidi, limonene, cumarine, furocumarine ed altro.
Attivita' principali: analgesico, diuretico, antibatterico, deodorante, antielmintico, febbrifugo, antidepressivo, lassativo, antimicotico, parassicida, antiossidante, rubefacente, antisettico, stimolante, antispasmodico, stomachico, antitossico. Impiego terapeutico: L’olio essenziale di Bergamotto era largamente utilizzato nella medicina popolare italiana come rimedio per il trattamento di: • Febbre, malaria. • Parassitosi intestinale. • Infezioni della bocca e della pelle. Nell’applicazione aromaterapica questo estratto vegetale prevede numerose indicazioni. L’olio essenziale di Bergamotto può essere utilizzato nel trattamento dei disturbi dell’apparato digerente in quanto è in grado di: • Migliorare la digestione; • Concorrere a ripristinare una flora intestinale ottimale; • Contrastare i principali disturbi connessi alle disfunzioni dell’apparato digerente. In particolare il Bergamotto è in grado di ottimizzare la digestione e l’assorbimento intestinale grazie alle sue proprietà stimolanti l’assunzione del cibo (contrasto dell’inappetenza) e alla sua capacità digestive, antispastiche e carminative. Di conseguenza l’olio essenziale di Bergamotto può essere utilizzato per contrastare: anoressia, digestione lenta, coliche e flatulenza.
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Bergamotto
Citrus bergamia
Rutaceae
Buccia (epicarpo sottile)
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BIANCOSPINO
Crataegus monogyna
Rosaceae
Foglie, bacche e fiori
0.16% olio essenziale, 2% flavonoidi, 2-3% procianidine oligomere, acidi fenolcarbossilici, acidi triterpenici, steroli amminopurine.
Attività principali: sedative,ipotensive, antispasmodiche, cardiotoniche, vasodilatatrici coronariche, di regolazione dell'attività cardiaca. Impiego terapeutico: aritmia cardiaca, ipertensione arteriosa (azione moderata ma prolungata), spasmi dolorosi dell'apparato digerente, stati ansiosi, isonnia. Il Biancospino manifesta azione sedativa e miorilassante.
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Biancospino
Crataegus monogyna
Rosaceae
Foglie, bacche e fiori
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Cacao
Theobroma cacao
Sterculiaceae
Frutto
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CALENDULA
Calendula officinalis
Asteraceae
Foglie e sommità fiorite
0,1-0,4% olio essenziale (monoterpeni e sesquiterpeni - azione antimicrobica), flavonoidi (0,25-0,88%) e cumarine - azione vulneraria, polisaccaridi - azione immunostimolante, composti azotati, vitamina C (0,133-0,310%), mucillagine (1,5%), gomme (2,5%) sostanze amare (19%), resine (3,44%), fenoli e tannini pirogallici (tracce)
Attività principali: antispasmodica, antinfiammatoria, antisettica, ipotensiva, vasodilatatrice periferica, emmenagoga, coleretica, cicatrizzante. Impiego terapeutico: USO INTERNO: amenorrea, irregolarità mestruali, dismenorrea; USO ESTERNO: trattamento di pelli secche, screpolate e delicate, facilmente arrossabili, dermatosi eritematose (eritema da pannolino, lievi ustioni, eritemi da agenti chimico fisici, acne), contusioni, geloni, ulcere, foruncoli, ipercheratosi (callosità plantari dolorose, cheratosi palmoplantari, dermatosi lichenificate). Decotto contro l'acne: due manciate di fiori di calendula 1 litro d’acqua Fate bollire per dieci minuti. Applicare sulla pelle con delle garze imbevute nel liquido, una volta freddo. Decotto contro le varici: 10 gr di calendula 5 gr di foglie e corteccia di ippocastano Far bollire le erbe in mezzo litro d’acqua per venti minuti, quindi filtrare e strizzarle con un panno. Applicare con garze. Per placare i dolori mestruali: 100 ml d’acqua 5 gr di calendula Far bollire la calendula nell’acqua per due minuti. Per favorire il flusso mestruale: 10 gocce di tintura di calendula 10 gocce di tintura di morella 10 gocce di tintura di melissa Assumere insieme a due dita d’acqua nei dieci giorni precedenti il ciclo. In Cucina I fiori sono usati soprattutto come sostitutivo dello zafferano, nelle minestre e nel riso, perché tingono di giallo al pari della spezie e per lo stesso motivo vengono impiegati in infusi per colorare il formaggio e il burro. Crostini alla calendula fiori di calendula sottaceto maionese pane per crostini Unire i fiori di calendula alla maionese e quindi cospargere i crostini. Sempre i fiori si possono gustare freschi nelle insalate o nei ripieni per polli e pesci o nelle salse.
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Calendula
Calendula officinalis
Asteraceae
Foglie e sommità fiorite
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CAMOMILLA
Camomilla anthemis
Arecaceae
sommità fiorite
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Camomilla Matricaria
Matricaria chamomilla
Arecaceae
sommità fiorite
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Camomilla Romana
Camomilla anthemis
Arecaceae
sommità fiorite
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Canapa
Cannabis sativa
Cannabinaceae
"Tiglio" o libro (per ottenere la fibra),Frutti ("semi") (per ottenere l'olio grasso, radici e fusto.
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Cannella
Cinnamomum zeylanicum
Lauraceae
Corteccia o Foglie
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Cera d’Api
Cera alba
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Citronella
Cymbopogon nardus
Graminacea
geraniolo, citronellale, oltre ad acetato di geranile, limonene, cafene; idrocarburi monoterpenici.
Impiego terapeutico: Sistema immunitario: raffreddori, influenza,infezioni minori. Sistema Nervoso: affaticamento, cefalea,emicrania, nevralgia.
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Citronella
Cymbopogon nardus
Graminacea
FOGLIE
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COCCO
Cocos nucifera
Arecaceae
Frutto
Composizione chimica: Acido laurico 44 - 51 % Acido miristico 13 - 18 % Acido palmitico 8 – 10 % Acido caproico 6 - 10 % Acido caprilico 6 - 9 % Acido oleico 5.5 – 7.5 % Acido stearico 1 – 3 % Acido linoleico < 2.5 % ac. grassi saturi totali 86,8%.
Applicato sul corpo sotto forma di creme ed unguenti, l'olio di cocco espleta la propria azione lenitiva ed emolliente donando elasticità e tono alla pelle arida; viene pertanto usato in cosmetologia per la preparazione di latti grassi e saponi (ha un buon potere schiumogeno). In effetti, l'olio di cocco contiene circa il 50% di acido laurico, un acido grasso saturo a 12 atomi di carbonio che viene convertito a monoleina nell'organismo umano; tale sostanza esibisce spiccate proprietà antivirali, antimicrobiche, antiprotozoarie ed antifungine. L'olio di cocco ha alto contenuto di grassi MCT*, ma il basso livello di monoinsaturi lo rende circa equivalente al burro dal punto di vista della protezione cardiovascolare. Fra i 15 e i 24°C può presentarsi solido o liquido, per cui a basse temperature ambientali è un grasso vegetale, mentre a temperature moderate è un olio vegetale. Viene utilizzato anche in estetica perché ha un'azione lenitiva ed emolliente sulla pelle; viene infine usato anche nella preparazione di saponi perché ha un buon potere schiumogeno. _____________________________________ * Si definiscono a media catena o MCT (dall'inglese medium chain triglycerides), gli acidi grassi saturi con 6-12 atomi di carbonio (sono saturi se i legami C-C sono tutti di tipo semplice o di tipo σ).
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Cocco
Cocos nucifera
Arecaceae
Frutto
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Coriandolo
Coriandrum sativum
Umbelliferae
Frutti
L'olio essenziale è battericida e fungicida ma a forte dosaggio può provocare ebbrezza, eccitazione e quindi depressione. Si consiglia, pertanto di non superare la dose di dieci gocce al dì.
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Dragoncello
Artemisia dracunculus
Asteraceae
Foglie
olio essenziale (estragolo), cumarine, tannini. Le foglie contengono iodina, sali minerali, vitamine A e C.
Il Dragoncello è una pianta molto usata in gastronomia, per insaporire insalate, salse, pesce e per ripieni di ricotta. Molto usato è anche l'aceto aromatizzato con dragoncello.
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Dragoncello
Artemisia dracunculus
Asteraceae
FOGLIE
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Echinacea
Echinacea angustifolia
Asteraceae
Radice
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Elicriso
Helichrysum italicum
Compositeae
Foglie e sommità fiorite
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Farfara
Tussilago farfara
Asteraceae
Foglie e sommità fiorite
Controindicazioni: - insufficienza epatica, epatite virale, cirrosi epatica. - Gravidanza, allatamento. - Ipersensibilità individuale alle Asteraceae.
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Finocchio
Foeniculum vulgare
Apiaceae
Frutti maturi, le radici
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Ginepro
Juniperus communis
Cupressaceae
Frutti
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Girasole
Helianthus annus
Compositeae
Semi
Non ingoiare l'olio dopo il risciacquo: esso è carico di tutte le tossine prelevate dai denti per espellerle dall'organismo, non per farle finire ancor più in profondità! L'olio è rimasto giallo, anzichè diventare bianco? Significa che il risciacquo è stato troppo breve e quindi l'azione dell'olio è insufficiente. Siccome utilizzi l'olio puoi buttare via spazzolino e dentifricio? No, questa pratica non sostituisce in alcun modo la quotidiana igiene dentale, bensì ne è un complemento
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Iperico
Hypericum perforatum
Asteraceae
Sommità fiorite
Occorre evitare l'utilizzo di iperico in contemporanea all'uso di altri antidepressivi di sintesi (es. antidepressivi triciclici e SSRI), per non incorrere nel rischio di “sindrome serotoninergica”. L'iperico è un potente induttore del sistema microsomiale epatico (induce l'attività degli isoenzimi del citocromo P450), quindi non è raccomandabile l'utilizzo di iperico quando si stanno assumendo altri farmaci di cui potrebbe ridurre l'efficacia (es. ciclosporina, teofillina, benzodiazepine, farfari, indinavir, ritonavir, saquinavir, contraccettivi orali, anticonvulsivanti quali carbamazepina e fenobarbitale, digossina, antiemicranici). L’olio di iperico ha effetti fotosensibilizzanti che possono creare irritazioni e problemi alla pelle. Da evitare esposizione al sole. L’iperico entra in conflitto anche con la pillola anticoncezionale e potrebbe annullarne l’efficacia. Assolutamente sconsigliato l’utilizzo anche in gravidanza e allattamento.
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Ippocastano
Aesculus hippocastanum
Hippocastanaceae
Frutti
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Issopo
Hyssopus officinalis
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
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Karité
Butyrospermum parkii
Frutto
Composizione chimica: acido palmitico (C16:0) 3%-7% acido stearico (C18:0) 35%-45% acido oleico (C18:1) 40%-55% acido linoleico (C18:2) 3%-8% frazione insaponificabile 17% PRINCIPI ATTIVI: Vitamina A ,Vitamina E, Vitamina F , Fitosteroli che stimolano le cellule a produrre collagene ed elastina.
Il Butyrospermum parkii viene principalmente utilizzato nelle formulazioni cosmetiche come emolliente, idratante, anti-secchezza cutanea anche in caso di dermatiti, eritemi solari, ustioni, rugosità, ulcerazioni, irritazioni e screpolature ad una percentuale variabile dall’1 al 20%.
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Karité
Butyrospermum parkii
Sapotaceae
Frutto
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Larice
Larix decidua
Pinaceae
Essudazione, corteccia
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Lavanda
Lavandula angustifolium
Lamiaceae
Sommità fiorite
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Limone
Citrus limon
Rutaceae
Pericarpo del frutto
Limone è fotosensibilizzante per cui non va utilizzato puro sul corpo nei periodi in cui ci si espone al sole.
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Lino
Linum usitatissimum
Linaceae
Semi
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Luppolo
Humulus lupulus
Cannabaceae
Coni
Così come tutte le erbe che hanno effetti sedativi (es. kava, valeriana, passiflora), il luppolo può avere un effetto depressivo additivo quando somministrato con agenti antipsicotici e benzodiazepine. A causa delle potenziali conseguenze negative sulla salute, si consiglia particolare attenzione quando il luppolo viene somministrato insieme a tutti i farmaci che hanno attività antidepressiva (antidepressivi triciclici e di nuova generazione), sedativa (alprazolam) ed anticonvulsivante (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina, acido valproico). L’eccessiva depressione del sistema nervoso centrale si manifesta con sonnolenza, vertigini, alterazione della coordinazione motoria e della concentrazione. In alcuni casi si possono manifestare insufficienza circolatoria ed insufficienza respiratoria talmente gravi da indurre coma od addirittura morte del paziente. CONTROINDICAZIONI L’USO DI LUPPOLO E’ SCONSIGLIATO ALLE DONNE IN GRAVIDANZA, NELLE MASTECTOMIE E NELL’INFANZIA. Dosi Elevate inducono vomito, fino a sonno letargico.
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Malva
Malva sylvestris
Malvaceae
Foglie e sommità fiorite
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Mandarino
Citrus nobilis
Rutaceae
Pericarpo del frutto
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Mandorle
Prunus amygdalus
Rosaceae
Frutti
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Melissa
Melissa officinalis
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
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Menta campestre
Mentha arvensis
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
L'olio essenziale di Menta Campestre deve essere utilizzato con cautela a causa del suo contenuto di chetoni che lo rendono neurotossico e abortivo. È pertanto controindicato per le donne in gravidanza, i bambini e i neonati. La modalità d'uso più consigliata è l'applicazione cutanea (previa diluizione in olio vegetale). Può essere diffuso nell'ambiente, prestando però attenzione a mescolarlo in piccole percentuali con altri oli essenziali. Infine, le persone asmatiche devono chiedere consiglio al proprio medico prima dell'uso.
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Menta piperita
Mentha piperita
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
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Menta verde
Mentha viridis
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
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Olivo
Olea europaea
Oleaceae
Gemme, Fiori, Frutti e Foglie
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Origano
Origanum vulgaris
Lamiaceae
Sommità fiorite
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Prugnolo
Prunus spinosa
Rosaceae
Fiori e frutti
Il prunus spinosa contiene glicosidi cianogeni (così come i noccioli di pesca, albicocca e prugna), ovvero delle sostanze tossiche che, se assunte in quantità elevate, sono velenose per l’organismo e possono provocare diversi effetti collaterali, persino la morte nei casi peggiori.
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Ribes nero
Ribes nigrum
Saxifragaceae
Foglie, frutti, semi e gemme
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Rosa canina
Rosa canina
Rosaceae
Foglie, frutti (cinorrodonti) e fiori
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Rosmarino
Rosmarinus officinalis
Lamiaceae
Foglie e sommità fiorite
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Rosolaccio
Papaver rhoeas
Papaveraceae
Fiori
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Sambuco
Sambucus nigra
Caprifoliaceae
Sommità fiorite e frutti
I frutti devono essere ben maturi in quanto quelli immaturi possono determinare fenomeni di intossicazione caratterizzati da sensazione di bruciore e di raschiamento in gola, scialorrea, vomito, diarrea, senso di pesantezza al capo e di angoscia, difficoltà di respiro e crampi.
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Santoreggia
Satureja montana
Lamiaceae
Sommità fiorite
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Sesamo
Sesamum indicum
Pedaliaceae
Semi
Oltre al fatto che siano molto calorici, i semi di sesamo possono causare allergie e il rischio è ancora più alto per i bambini di età inferiore ai 2 anni. Ciò vale anche per i soggetti che hanno manifestato reazioni per gli altri semi oleosi. Durante la fase di tostatura potrebbero formarsi sostanze cancerogene, quindi attenzione a non farli bruciacchiare. Un ultimo avvertimento riguarda l’olio di semi, che a quanto pare potrebbe avere un effetto lassativo se usato in grandi quantità.
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Tarassaco
Taraxacum officinalis
Asteraceae
Radice, foglie, fiori
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Tiglio
Tilia cordata
Tiliaceae
Infiorescenze; corteccia (alburno)
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Timo
Thymus vulgaris
Lamiaceae
Sommità fiorite
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Verga d’Oro
Solidago virgoaurea
Asteraceae
Sommità fiorite
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